QUANDO LA DIETA NON FUNZIONA
Quante volte capita di pensare: sono a dieta e ingrasso, perché? Tranquilli, non siete soli: sono pensieri ricorrenti dovuti alla bilancia che non si schioda nonostante gli sforzi e la fame! Non si riesce a dimagrire, innanzitutto, perché magari c'è alla base un problema metabolico. Questa è forse l’evenienza più importante, che deve spingere la persona che vuole dimagrire a fare dei controlli preventivi. Molte malattie metaboliche, spesso silenti (che cioè non si manifestano con disturbi specifici), hanno come comune denominatore la capacità di impedire un normale dimagrimento a seguito di dieta ipocalorica.
Tra le condizioni cliniche più comuni dobbiamo ricordare:
patologie della tiroide, come l'ipotiroidismo, che riduce il metabolismo basale e dunque il fabbisogno energetico giornaliero
patologie del pancreas, come l'iperinsulinismo, una condizione in cui l'insulina funziona troppo, esaltando tra le altre la sua funzione lipogenetica (l'insulina infatti tra le altre cose stimola la produzione di grasso nel corpo)
condizioni ormonali svantaggiose, come la menopausa, condizione che in molti casi si associa ad un ridotto metabolismo basale e dunque ad un ridotto fabbisogno energetico.
uso di farmaci che a vario titolo interagiscono con il metabolismo. Si pensi ad esempio agli anticoncezionali, ormoni per antonomasia, capaci di fare prendere anche 15 kg di grasso in un anno, ma anche farmaci per l'ansia o farmaci per la depressione, farmaci neurologici per epilessia o altri, o ancora ormoni per la cura della pelle o steroidi (cortisone) per la cura di malattie reumatiche. Insomma, l'uso di farmaci è da valutare quando si hanno difficoltà a perdere peso. Anche quando vengono sospesi, il loro effetto frenante sul metabolismo non viene meno, perdura in alcuni casi.
Spesso risulta determinante, nella impossibilità di perdere peso regolarmente, la variazione del metabolismo in funzione della età. Indipendentemente dal sesso il metabolismo basale, cioè il dispendio energetico giornaliero essenziale per il mantenimento delle nostre funzioni vitali, dopo una fase iniziale di crescita e un apice intorno ai venticinque anni si stabilizza per subire un lieve decremento intorno ai trentacinque anni. A cinquanta anni circa avviene la seconda riduzione, con una perdita orientativa di circa il 15-20%. Ciò significa che a cinquanta anni circa, per "vivere" consumiamo meno calorie di quante ne servivano a trent'anni. Un ulteriore calo sensibile avviene intorno ai settanta anni. Se ne desume quindi che il nostro apporto dietetico deve ridursi di pari passo con il nostro metabolismo, se non vogliamo ingrassare: è un fatto scientifico, assodato.
Non dimentichiamoci poi l’importanza dell’attività fisica. Perché? Il lavoro, lo stress, la famiglia, i lavori di casa di per sé non sono minimamente paragonabili in termini di costo energetico alla regolare attività fisica (corsa, bici, nuoto, fitness, eccetera). Le faccende di casa, per fare un esempio, prevedono un consumo energetico di calorie medio in un'ora di circa 150 calorie, mentre un'ora di jogging può portare anche ad un consumo di 400 calorie! C’è anche da considerare un altro aspetto: se io corro un'ora posso consumare sino a quattrocento calorie, ma ottengo anche un effetto "collaterale" che è quello di stimolare il metabolismo basale, dunque un doppio effetto sulla bilancia energetica! Da qui si intuisce come coloro che fanno regolarmente attività fisica difficilmente ingrassino. Un ultimo fattore, in continua fase di studio, è quello legato allo stile di vita alimentare. Ci sono persone che mangiano realmente poco in termini di quantità ma non dimagriscono perché quel poco e fortemente calorico: mangiare una pizzetta a pranzo non è la stessa cosa di mangiare uno yogurt: si mangia poco in entrambi i casi ma la bilancia energetica pende per forza in maniera importante verso la pizzetta. La percezione di mangiar poco è soggettiva e va valutata attraverso diari alimentari che consentano di capire la cattiva relazione che si ha con il cibo.
Concludendo, espressioni del tipo "faccio dieta e ingrasso" nascondono dietro fattori giustificativi che vanno identificati e modificati per consentire una corretta riduzione del peso corporeo.
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