MELATONINA E PREVENZIONE DELLE PATOLOGIA DEGENERATIVE
La maggior parte dei farmaci di uso quotidiano deriva, in un modo o nell’altro, da sostanze già presenti nei cibi, nelle piante e in qualche modo diffuse in modo naturale. Tra queste sostanze c’è la melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, posta alla base del cervello. La melatonina agisce sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. Oltre che negli esseri umani, essa è prodotta anche da animali, piante e microorganismi. La melatonina viene sintetizzata dal corpo in assenza di luce; poco dopo la comparsa dell'oscurità, le sue concentrazioni nel sangue aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente all'approssimarsi del mattino. Molti studi hanno evidenziato come la melatonina, come principio farmacologico, riesca ad intervenire su diversi percorsi della cellula tumorale, sia della mammella che del colon, attivando quei processi che facilitano il suicidio della cellula stessa. La melatonina riesce a superare le barriere che il tumore della mammella frappone cercando di evitare di morire. Di fatto associando la melatonina alle terapie convenzionali o anche dandola in associazione ad altri principi naturali, come per esempio la vitamina D, si riesce ad avere un aumento della morte delle cellule tumorali fino all’80-90%. La melatonina è un farmaco pressoché privo di effetti collaterali e può essere associato con assoluta tranquillità ai trattamenti potenziandoli fino a livelli fino a ieri impensabili.
Dott.ssa Monica Spelta
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