VITAMINA D: SISTEMA IMMUNITARIO E RELAZIONE CON L’OBESITÀ
La vitamina D non serve solo a fissare il calcio nelle ossa, funzione fondamentale per prevenire il rachitismo nei bambini e l'osteoporosi negli anziani. Nella sua forma attivata agisce come un ormone che regola vari organi e sistemi e ha un’azione modulante nei confronti delle infiammazioni e del sistema immunitario. La carenza di vitamina D viene associata a diversi tipi di malattie, dal diabete all'infarto, dall'Alzheimer all'asma o alla sclerosi multipla. La Vitamina D attiva i linfociti T, cellule del sistema immunitario che riconoscono i corpi estranei e li rendono innocui per il nostro organismo. Inoltre studi scientifici hanno dimostrato che esiste anche una relazione fra la carenza di vitamina D (che si ottiene prevalentemente dall’esposizione alla luce solare) e un aumento del grasso corporeo, che causa un eccesso di peso. Le persone che hanno meno vitamina D nel sangue sono più propense ad accumulare grasso, soprattutto sull’addome, e in tempi più rapidi. Gli studi hanno dimostrato che un’alta percentuale di persone in sovrappeso mostrava bassi livelli di vitamina D. In questo studio in media, le donne carenti di vitamina D pesavano circa 8 chili in più rispetto alle donne con livelli normali, presentando un maggiore indice di massa corporea. Gli autori di questi studi ammettono che è necessario fare ulteriori indagini per dimostrare e capire meglio questa associazione fra la carenza di vitamina D e l’obesità. Tuttavia, si consiglia di includere nella dieta quotidiana alimenti ricchi di vitamina D ed esporsi al sole con moderazione. La vitamina D viene infatti introdotta in parte (circa il 20%) attraverso l’alimentazione. A contenere più vitamina D3 sono i cibi di origine animale, come il pesce azzurro (salmone, tonno, merluzzo, sgombro, sardine, aringhe) ma anche pesce spada, cernia, molluschi, bottarga e caviale, meglio se provenienti da pescato libero. Un ottimo integratore alimentare di vitamina D è l’olio di fegato di merluzzo. La vitamina D si trova anche nelle frattaglie (soprattutto nel fegato), nel tuorlo, nel latte e suoi derivati (in particolare nel burro e nello yogurt). Nel mondo vegetale la vitamina D scarseggia ed è sempre presente come forma D2. Le fonti migliori in questo caso sono la frutta secca, i funghi (specialmente i porcini e i funghi medicinali) i fagioli e le verdure a foglia verde (spinaci, bietola, cicoria, cavolo nero etc.). Per assimilare la vitamina D, che ha una struttura liposolubile, è importante inserire nella dieta il giusto apporto di grassi, che ne favoriscono l’assorbimento. Poiché la vitamina D è molto sensibile alla luce e al calore, è importante conservare bene gli alimenti e consumare alimenti crudi o usare metodi di cottura delicati. Informatevi meglio sulla vitamina D e sulle sue proprietà, fissate un appuntamento e venite in studio a parlarne con la Dottoressa Spelta.
Dott.ssa Monica Spelta
Tel 320-4676288
monica.spelta@gmail.com
www.studiospeltanaturopatia.it
P.zza Garibaldi, 74 - Sassuolo (MO) o via Pico 21 - Mirandola (MO)