Maggio, il mese della fioritura del Sambuco
I fiori di sambuco sono tante piccole e profumatissime stelle bianche che sbocciano in tarda primavera da una pianta della famiglia delle Caprifoliacee. La pianta di sambuco originariamente si trovava in Europa e nel Caucaso e le sue origini sono antichissime. Pensate che resti di bacche di sambuco sono stati trovati in insediamenti risalenti al Neolitico.
Il sambuco è noto, infatti, fin dall’antichità per le sue doti terapeutiche che si sfruttavano in particolare nel trattamento di febbri ed infezioni. Della pianta si utilizzano a scopo alimentare ma anche curativo soprattutto fiori e frutti. Le bacche di sambuco sono infatti, oltre che buone, anche ricche di fantastiche proprietà curative. Il sambuco vanta proprietà davvero interessanti. È molto ricco di vitamine tra cui la vitamina C e la vitamina A (queste si sfruttano in particolare tramite le bacche fresche) e sali minerali.
Si può assumere quindi come vero e proprio integratore naturale, è inoltre una buona fonte di flavonoidi, sostanze antiossidanti.
Questa pianta è utile a rafforzare le difese immunitarie sia in fase preventiva che ai primi sintomi di raffreddore ed influenza.
È un buon rimedio depurativo che favorisce l’eliminazione delle tossine, molto utile anche in caso di problemi alle vie respiratorie le cui mucose contribuisce a sfiammare, aiutando anche a fluidificare ed espellere il muco in eccesso. Il Sambuco migliora inoltre la circolazione sanguigna e contribuisce ad eliminare alcuni tipi di dolori in particolare quelli associati al mal di testa o localizzati sulla schiena.
Ricapitolando il Sambuco è:
Ricco di vitamine e minerali
Antiossidante
Antinfiammatorio
Antinfluenzale
Rafforza le difese immunitarie
Diaforetico (aumenta la sudorazione)
Benefico per le vie respiratorie
Migliora la circolazione sanguigna
Antidolorifico
Antibatterico
Il sambuco fresco o essiccato si può usare in tanti modi. I frutti si possono mangiare freschi meglio ancora se li abbiamo raccolti noi stessi quando di stagione, oppure realizzare marmellate, sciroppi, dolci, liquori o utilizzarli per centrifugati ed estratti.
Le bacche fresche si possono usare anche al pari di un vero e proprio integratore naturale di sali minerali e vitamine. A questo scopo si possono assumere di prima mattina a stomaco vuoto per qualche giorno ma senza esagerare nelle dosi e utilizzando solo quelle ben mature.
Ricetta sciroppo di Sambuco (per 3 litri di sciroppo):
30 fiori di Sambuco appena colti *
1 litro di acqua
1 litro di succo di mele bio non zuccherato
400 g di malto di riso (un vasetto)
400 g di malto di grano (un vasetto)
4 limoni bio
* i fiori vanno raccolti da piante lontano da strade trafficate, perché siano il più incontaminati possibili da smog e polveri, che le piante stesse assorbono facilmente, ottima scusa per una gita campestre.
Procedimento
Eliminare i gambi più grossi dai fiori di Sambuco e sistemarli in una ciotola capiente.
Mescolare i due malti nell'acqua e portare a bollore, lasciar bollire un paio di minuti e togliere dal fuoco.
Fare intiepidire lo sciroppo, aggiungere il succo di mele e versare tutto nella ciotola con i fiori, aggiungendo anche la buccia e il succo dei limoni.
Mescolare bene, coprire con pellicola e lasciare riposare nel luogo più fresco della casa e al buio per tre giorni (dovesse già far caldo tenere in frigo).
Filtrare il succo inizialmente da un colino, schiacciando bene con le mani i fiori, poi una seconda volta attraverso un telo di lino a trama fitta (uso un vecchio strofinaccio bianco della nonna adibito solo a questo), quindi, per essere più pignoli, anche una terza volta atttraverso i filtri di carta da macchina per caffè americano.
Trasferire in vasetti perfettamente puliti, chiudere con il coperchio e sterilizzare.
Una volta aperto, si conserva una settimana in frigorifero.
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